Genova |
Caro diario,
la mia vita è cambiata di punto in bianco. Tempo fa, in Cina è scoppiata una pandemia a causa di una malattia infettiva per vie respiratorie chiamata “Coronavirus” o COVID-19.
All’inizio, in Italia eravamo tutti tranquilli e pensavamo non sarebbe mai arrivato; purtroppo ci sbagliavamo e ora è da un mese circa che siamo tutti costretti a stare chiusi in casa. La maggior parte delle persone viveva normalmente come sempre, cercando di evitare contatti con le persone intorno. Nonostante l’Italia avesse imposto la chiusura delle scuole, in giro c’era poca preoccupazione. Quando il virus si espanse anche in alcune regioni d’Italia, fu imposto di uscire meno di casa e fu consigliato di usare mascherine, disinfettanti per le mani ecc. Purtroppo la situazione iniziò a peggiorare e furono imposte restrizioni come il divieto di uscire se non per casi di necessità come per bisogni alimentari e medicinali con controlli da parte delle forze dell’ordine per le persone fuori casa. L’Italia iniziò a essere tutta in zona rossa, il virus si espanse in quasi tutto il mondo provocando crolli economici.
Le prime due settimane di quarantena sono state davvero brutte, perché noi alunni con i professori abbiamo dovuto adottare dei metodi di fare lezione tramite piattaforme utilizzando internet. Oltre a capire come funzionassero le videolezioni, noi alunni avevamo molti compiti di tutte le materie. I professori hanno pensato che se stiamo a casa allora possiamo studiare di più, ma secondo me è sbagliato. Con questo nuovo metodo sia i professori e sia alunni facciamo il doppio del lavoro, quindi è inutile dare i compiti per studiare di più, perché invece che imparare, ci stressiamo. Per fortuna, lo stress che abbiamo accumulato, sta diminuendo.
Inoltre, c’erano ancora delle persone che facevano camminate nei monti, passando nel mio quartiere dove abito io. Addirittura, c’erano persone che ogni giorno facevano le camminate e molte volte si fermavano davanti a casa mia per fare le carezze alla mia cagnolina. Questo è un avvenimento che succede tutto l’anno e non mi sembra opportuno accarezzare il cane di persone che non si conoscono, soprattutto in questo periodo. Le forze dell’ordine ci chiedono di stare a casa e di evitare contatti con tutti per la nostra salute, e noi facciamo il contrario peggiorando la situazione. Abbiamo sbagliato tutto fin dall’inizio, avevano chiuso le scuole, ma i centri commerciali come la fiumara, erano aperti. I ragazzini della mia età con le giornate di sole uscivano, andavano in posti affollati e chissà cosa pensavano i loro genitori. Purtroppo l’esempio sarebbe dovuto partire dagli adulti, ma l’abbiamo presa tutti alla leggera non pensando a ciò che stava succedendo. Ammetto che i miei genitori mi hanno fatto uscire qualche giorno in posti più appartati e dopo mi hanno obbligato a stare a casa.
Grazie alle forze dell’ordine per i controlli che fanno, alle persone rimangono a casa e anche grazie a tutte le persone che si stanno occupando della situazione, forse la situazione migliorerà.
Le mie giornate sono più noiose, però al mattino ho lezione, come se fossi a scuola, e al pomeriggio studio come sempre; se ho tempo addestro il mio cane oppure mi guardo un film. Purtroppo, non potendo uscire, non posso incontrare determinate persone a cui voglio un mondo di bene, ma capisco la situazione che stiamo vivendo tutti e preferisco la salute dei miei cari e delle persone che conosco per poi incontrarle con tranquillità e senza avere paura.
Questo periodo ci sta dando l’occasione di passare più tempo con le nostre famiglie e di avere dei momenti di riflessione. Penso che diamo troppo per scontato le cose che facciamo sempre e non ci accorgiamo che anche le cose più banali hanno dei valori. Credo che bisogna avere pazienza e avere un po’ più di buon senso nelle cose che facciamo, se vogliamo che tutto ritorni come prima. Spero di riavere la mia vita di prima, uscire con i miei amici e incontrare di nuovo qualsiasi persona, anche la persona che mi sta più antipatica.
A presto, a quando finirà tutto.
Lucia