Anzio-Nettuno (Roma) |
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Sono ormai passate diverse settimane da quando le due ragazze si ritrovano separate e costrette nelle loro case; infatti la situazione da marzo non sembra essere cambiata più di tanto.
Se inizialmente soltanto Eva si stava dando da fare per non annoiarsi, dopo aver finito le serie su Netflix, anche Giulia cominciò a seguire le sue orme. Per Giulia, infatti, la sua amica era da sempre stata una fonte di ispirazione con tutte le sue idee e iniziative; ma questa volta la situazione sembrava nettamente diversa:
“Dai Giulia, forza e coraggio, ci rivedremo tra poco, quando tutto questo sarà finito”
“Spero presto, così mi potrai spiegare come fai a essere così positiva anche in questi momenti!”.
Giulia, essendo figlia unica, era abituata al silenzio dentro casa, ma per lei non era un peso, perché sapeva che in qualsiasi momento poteva uscire e incontrarsi con i suoi amici. Il fatto di non poter stare al di fuori di quelle quattro mura, da subito l’aveva demoralizzata e, sperando che questa situazione sarebbe durata poco, aveva preferito isolarsi nella sua camera senza nemmeno prendere una boccata d’aria. Ma trascorso quasi un mese, grazie al supporto morale di Eva, la ragazza, capì che doveva cambiare approccio nei confronti di questa quarantena. Iniziarono insieme a sperimentare nuove ricette in cucina, facendo a gara a chi faceva il miglior impiattamento, si misero a fare attività fisica, a ripitturare le loro camere con colori allegri, dando sfogo alla loro creatività.
Anche se Eva riuscì a coinvolgere e a incoraggiare la sua amica in tutte queste attività, rimanendo la persona ottimista che era, affrontò anche lei dei momenti tristi: a volte si ritrovava immersa nei suoi pensieri, e le saliva la paura e il dispiacere di non poter stare vicina a tutti quegli anziani che aveva conosciuto durante il volontariato, loro attendevano con ansia il suo arrivo; gli bastava vederla sorridente alle 17 in punto, per avere una giornata migliore. Le mancava poi la scuola, con tutti i suoi compagni e le grandi risate che si facevano insieme. Era in quei momenti che si sentiva fragile e chiedeva conforto al suo punto di riferimento, sua mamma, con un bel carattere solare, molto simile al suo.
Dall’uscita del decreto che aveva negato la riapertura delle scuole almeno fino a settembre, i progetti delle due ragazze erano cambiati radicalmente, non avrebbero mai pensato infatti di dover affrontare l’esame di maturità a distanza: se inizialmente avevano interpretato la chiusura delle scuole in modo positivo, si ritrovavano a volte a chiacchierare riguardo tutti quei piccoli momenti che stavano perdendo. Eva e Giulia, come tutti i maturandi, stavano diventando consapevoli che alcune esperienze purtroppo non le avrebbero vissute, ma questa situazione, che li stava mettendo a dura prova, avrebbe reso tutti più maturi e coscienti.
Patrizia De Luca e Silvia Trulli, IV B Liceo Scientifico “Innocenzo XII” di Anzio (Roma)